Il nome scientifico dello zafferano è "Crocus Sativus Linnaeus" che deriverebbe dal termine ebraico "karkom" modificato dai fenici in "krakhom" mentre il nome sardo è "zaffanau" che come il nome italiano "zafferano" prende origine dal termine arabo "jafaran" trasformato dal persiano "sahafaran" derivante dalla parola "asfar" che significa giallo.
La moderna medicina riconosce allo zafferano proprietà eupeptiche ( digestive ), stimolanti del sistema nervoso e della fase mestruale di cui attenua spesso i sintomi dolorosi. Per uso esterno entra nella composizione di preparati a base di miele da usare per le gengive irritate e dolenti e durante la fase di dentizione per i piccoli. Preparati a base di zafferano vengono tradizionalmente applicati su ecchimosi, scottature ed escoriazioni. Per uso interno fa parte di numerosi preparati, quali il Laudano, il Sydenham, i colliri astringenti lutei, ecc.
Lo Zafferano, come molte altre erbe usate per aromatizzare i cibi, non va adoperato sconsideratamente: esso è perfettamente innocuo alle normali dosi alimentari, (val la pena di evidenziare che se ne usano pochi decigrammi), ma non è scevro da
effetti secondari a dosi elevate.
Un uso improprio dello Zafferano può dar luogo a pesanti intossicazioni, scatenare contrazioni uterine e risultare pericolosamente abortivo, condurre al decesso per emorragia interna. Studi condotti da un’equipe medica russa hanno evidenziato l’alto potere antitumorale della spezia ma soltanto a dosi talmente elevate ( circa 5 gr. ) da
implicare il rischio di decesso dei pazienti.Contenuto di carotenoidi ( antitumorali ) rispetto ad altre verdure
ALIMENTO | CAROTENOIDI µg/100g |
fagiolini | 350 |
carota | 8115 |
pomodoro | 640 |
peperone rosso | 3840 |
piselli | 300 |
spinaci | 3535 |
zucchine | 955 |
zafferano | 8000000 |
Proprietà dei componenti
COMPONENTI | EFFETTI |
carotenoidi |
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vitamina B1 |
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vitamina B2 |
|
aromi naturali |
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(http://www.crocoesmilace.it/italiano/Lo%20zafferano.htm)
"Zafferano: ne basta poco e il grasso se ne va
Accende il metabolismo
Lo zafferano non regala solo colore e aroma. Infatti, questa spezia può vantare diverse virtù. Innanzitutto, ha zero calorie (solo 0,5) per una bustina da 0,15 grammi. E poi aiuta la digestione, grazie agli aromi naturali che contiene, così come può essere utile per stimolare il metabolismo, al punto che viene utilizzato da sempre come ingrediente per la preparazione di vini aromatici, vermouth e altre bevande digestive. C’è poi un altro aspetto molto interessante: lo zafferano è un buon antiossidante, per via del fatto che contiene crocetina, crocina e picrocrocina, tre sostanze appartenenti alla famiglia dei carotenoidi, cioè quei pigmenti gialli, rossi e color arancio che si trovano in alcune verdure e frutti. Secondo alcuni ricercatori, già 0,05 grammi di questa spezia (circa la quantità di zafferano necessaria per preparare un piatto di risotto) frenerebbero l’azione di una quantità doppia di radicali liberi rispetto a quanto è in grado di fare la vitamina C. E, come è noto, un eccesso di radicali liberi riduce notevolmente il metabolismo. Inoltre, nello zafferano di ottima qualità, il contenuto di carotenoidi può raggiungere quota 8% (mentre la carota, ad esempio, ne contiene uno 0,008%). In pratica, questo vuol dire che in una singola bustina di zafferano ci sono circa 0,5 grammi di carotenoidi, pari al contenuto totale di tre etti di pomodori mangiati insieme a due etti di carote, tre etti di peperoni e due etti di spinaci. Altrettanto prezioso è l’apporto di vitamina B1 e B2, fondamentali per la crescita e per il metabolismo dei grassi.
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(http://www.riza.it/interna.asp?sez=7&info=1226)
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