In questo periodo la Reggia era spesso teatro di feste, ricevimenti e battute di caccia; divenne poi la dimora preferita di Ferdinando II.
Nel 1921 passò allo Stato e durante la seconda guerra mondiale il palazzo fu gravemente danneggiato dalle bombe e poi restaurato.
Il Parco è articolato in tre aree: la prima, sita dietro al palazzo, è destinata al parterre, diventato un semplice prato verde inciso dai bianchi viali rettilinei, e comprende a sinistra il “bosco vecchio”, così chiamato perché preesistente alla costruzione della Reggia, a destra le praterie circondate da spalliere arboree. La seconda sale fino ai piedi della cascata dove si alza il colle di Briano coperto di boscaglie. Elemento essenziale del parco sono i giochi d’acqua che scaturiscono dalle fontane realizzate sotto la direzione di Carlo Vanvitelli.
La terza area, che non faceva parte del progetto iniziale, è costituita dal Giardino Inglese.
Nelle intenzioni di Vanvitelli, il Parco della Reggia di Caserta doveva avere la stessa imponenza del Palazzo.
L’architetto aveva studiato i progetti dei colleghi olandesi, tedeschi e francesi, e ben conosceva i parchi e i giardini di Versailles, Fontenbleau e delle Tuileries: progettò dunque un viale, che dalla reggia alla cascata misurava tre chilo-metri, fiancheggiato da lecci, con vaste praterie circondate da boschetti, parterre e piante di varie essenze che disegnavano aiuole squadrate e specchi d’acqua.
Ragioni economiche ridimensionarono l’idea di partenza, per cui il giardino all’italiana divenne un parco diviso in due parti. (vedi tutto qui)
e (qui)
La Reggia di Caserta
La 30 de minute (cu masina) de Napoli se afla Palatul regal de la Caserta, un palat imens compus din 1200 de camere, 34 scari, 1970 de ferestre, un parc grandios,comparabil cu cel de la Versailles (dar chiar mai frumos dupa parerea unora), cu 3 km de fantani, alei, si o gradina stil englez dorit de regina Maria Carolina d'Austria, in care au fost aduse plante din diferite colturi ale lumii.
E un spectacol de frumusete, si poate cel mai interesant e faptul ca reusesti oarecum sa retraiesti timpurile in care a fost creat...si de ce sa n-o spun, te lasa "gura cascata" :-) Am fost deseori aici, parcul atrage mai ales la sfarsit de saptamana multi turisti, in interiorul parcului se pot folosi bicicletele sau mai este un mic autobuz care va duce pana la cascade. Sunt puse la dispozitia turistilor si carute de epoca, (evident cu plata).
am intrat :-)
palatul vazut din parc
cascada, aici cu mama mea
sus pe cascada cu Mara (pitica ;-)
cu nino, ornella, fam
si Mara pitic, care in aceste poze pare Manuel :-)
Mara mai marisoara
cu Ornella, Andrea, Mara, admirand frumusetea cascadei
Cleo, prietena mea din copilarie
Cleo si barbatii sau "intre doi e soare"
English garden
sus pe cascada cu Mara pitica
Cu mama, venita a doua oara in Italia (si deci si la Caserta :-)
vedere spre palat de la cascade
inainte spre cascade
primele bazine
pline cu pesti
cu bicicleta
cu un grup de baimareni
la intrarea in gradina reginei
niste copaci de o splendoare unica
si ce n-am gasit? :-)
doritori de o baie in vana reginei :-)
partea mai ascunsa a parcului, unde regina facea baie
o mica fantana in acest paradis verde
o fi o gradina, dar e foarte mare, nu ajunge o zi sa o vezi toata
un alt loc descoperit cu Andrea
copiii se distrau in acest paradis terestru
1 commento:
Grazie per questo tuo bel post io sono di Caserta....aggiungo che nell'opera faraonica progettata da Vanvitelli fu aiutato da validi collaboratori: Marcello Fronton lo affiancò nei lavori del palazzo, Francesco Collecini in quelli del parco e dell'acquedotto, mentre Martin Biancour, di Parigi, venne nominato capo-giardiniere. Ci tenevo a specificarlo perchè l'opera forse più importate anche se poco conosciuta è l'acquedotto, è un opera molto interessante :) Ciao
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